Paolo Savoia: il musicista di Gerace

Gerace oltre ad essere uno dei luoghi della Locride sede di cultura e di importanza storica, per i personaggi che si sono susseguiti nel corso dei secoli, ha visto nascere anche personaggi con un alto profilo artistico tra i quali senza ombra di dubbio spicca l’illustre musicista e compositore dell’Ottocento Paolo Savoia.
Figlio del gioielliere Emanuele Savoia e di Maria Antonietta Manfroce, sorella del compositore Nicola Antonio, Paolo Savoia nasce a Gerace il 17 agosto 1820 e muore a Napoli nel 1897.
Compiuti i primi studi a Gerace, nel 1839 si trasferisce a Napoli per iniziare gli studi musicali presso il Real Collegio di Musica (Conservatorio di Musica “San Pietro a Majella” ) dove è stato allievo di maestri come Ruggi, Zingarelli, Donizetti e Mercadante.
Dal 1842 al 1858 fu capomusica militare, nel 1861 venne nominato capomusica della Banda della settima Legione della Guardia Nazionale di Napoli.
Nel 1856 al Teatro Nuovo di Napoli rappresenta la sua prima opera “Un Maestro di musica e un poeta” un dramma giocoso in tre atti su libretto di Gaetano Miccio.
La sua produzione musicale comprende: una “Messa a tre voci”, un “Dixit per quattro voci con grande orchestra”, un “Tantum Ergo a tre voci”, un “ Magnificat per coro e grande orchestra”, quattro Sinfonie tra cui “Sinfonia a grande orchestra” e “Sinfonia a pien’orchestra”, due Polke per pianoforte “L’addio del Volontario” e “Vittoria Vittorio”, un brano per voce e pianoforte “Lo vennetore d’ova cotte” su testo di Nicola Marfè, un Concerto per Corno e Orchestra “Melodia per corno da Caccia” e un Concerto per Clarinetto e Pianoforte – Tema e Variazioni dall’Opera “Un Ballo in Maschera” di G. Verdi. Esistono inoltre altre composizioni di proprietà di privati.
L’illustre musicista ebbe anche un rapporto epistolare con il compositore francese Charles Gounod.
L’arte musicale di Paolo Savoia è vivida nella Città di Gerace grazie all’opera dell’Associazione musicale che prende il suo nome, che nel corso degli anni ha condotto diverse ricerche presso la Biblioteca nazionale e presso il conservatorio dove Savoia ha studiato al fine di riscoprire la vasta produzione musicale del compositore geracese.

Anna Rodinò