Le Porte Urbiche

La Porta del Sole

Una delle caratteristiche distintive di Gerace è quella di riuscire a custodire le proprie tradizioni e le proprie origini. All’interno del Paese infatti è possibile ammirare ancora oggi la composizione dell’antica città medievale, divisa in quattro nuclei fondamentali: La Cittadella, il Borgo Maggiore, il Borghetto e la Città Alta ai quali si aggiunge anche la Piana, che giunta fino ai giorni nostri dà l’idea di come la sua struttura fosse stabile e di come  le sue mura fossero invalicabili.

In origine le porte urbiche del Paese erano dodici, suddivise in due gruppi: quelle interne che racchiudevano la parte interna della cosiddetta “Città del Sole” e il gruppo delle porte esterne che si aprivano tra le Mura urbiche inserite nel sistema di prima difesa della città.

Le porte aperte direttamente delle mura erano: Porta del Cofino, Porta del Ponte, Porta Maggiore o del Borghetto, Portella o porta della Piana, Porta di Santa Barbara e Porta della Sideria.

All’interno della città vi erano poi altrettante porte il cui compito era quello di rendere sempre più difficile il raggiungimento del cuore della città, infatti chi entrava dalla Porta del Borghetto si imbatteva nella Porta del Ponte accanto alla quale vi era un’altra Porta dello stesso nome che invece si apriva nelle mura su un piano più basso. La via del Borghetto, attraverso la Porta interna del Ponte, dava in uno spiazzo dove troviamo l’edificio che fu sede dell’ospedale, l’inizio di via Santa Lucia e l’inizio delle Bombarde.

La Via Santa Lucia era custodita dalla Porta di Tracò e aveva in fondo un’altra porta protettiva: la Porta di Santa Lucia.

Proseguendo all’interno verso la parte alta e centrale della città si attraversava prima la Porta del Sole o delle Bombarde, la Porta Grande e la Porta dei Vescovi.

Caratteristiche di tutte le porte urbiche del Paese è che ognuna di queste era guarnita da strutture religiose, infatti tutte le porte avevano una propria chiesa.

Attualmente di queste 12 porte soltanto 3 sono ancora esistenti.

Porta del Borghetto o Porta Maggiore che segna tutt’ora l’ingresso nel centro storico della Città, questa si trova nel piazzale Santa Maria Egiziaca, e come si legge sulla chiave di volta il 15 maggio 1947 il vescovo Chiappe pose una statuetta mariana in occasione della consacrazione della città alla Madonna Immacolata, dopo la Grande Guerra. Sul bronzo vi è inciso il motto “Prosuerunt me custodem”.

Porta del Sole o delle Bombarde così chiamata perché si affaccia ad oriente dalla quale è possibile godere di un meraviglioso panorama soprattutto la mattina quando sorge il sole, e perché situata in prossimità della località dove in passato vi era una batteria di bombarde. Sulla sommità è collocato lo stemma civico in bronzo raffigurante lo Sparviero e recante il motto “Solum Deo Subjecti”.

Porta dei Vescovi, detta anche della Meridiana, posta a ridosso della Cattedrale, questa fu eretta forse nel ‘500 ed è abbellita oltre che dalla meridiana posta sull’arco, anche da iscrizioni, pitture e dallo stemma vescovile in cima. Questa rappresentava la meta finale della lunga cavalcata che compiva ogni nuovo vescovo entrando in città, partendo nelle epoche più remore dalla Chiesa di San Michele e successivamente dalla Chiesa di San Martino sita sulla sinistra immediatamente dopo il superamento della Porta del Borghetto, in altra epoca invece il corteo del vescovo neoeletto partiva dalla Chiesa di San Nicola del Caos, posta di fronte alla Porta del Borghetto.

La Porta del Borghetto
La Porta dei Vescovi